Sempre più investitori in criptovalute stanno guardando al Costa Rica come un’alternativa strategica per proteggere il proprio capitale e ottimizzare la tassazione. Ma come funziona la tassazione delle criptovalute in Costa Rica nel 2025? E quali sono le differenze rispetto a Paesi come l’Italia?
In questo articolo analizziamo i principali aspetti fiscali, legali e pratici per chi possiede o vuole trasferire capitali crypto in Costa Rica.
Costa Rica, il nuovo paradiso per crypto e startup in campo web3
Criptovalute e sistema fiscale costaricano: quadro generale
Il Costa Rica non ha una regolamentazione fiscale specifica sulle criptovalute, né una normativa che le classifica esplicitamente come asset tassabili. Questo significa che, ad oggi:
✅ Non esiste una tassa diretta sulle criptovalute detenute o scambiate
✅ Non esiste obbligo di dichiarare wallet o capitali crypto detenuti all’estero
✅ Le plusvalenze da crypto non sono tassate se il reddito è prodotto fuori dal paese
➡️ In pratica, chi detiene o movimenta crypto per attività personali (trading, staking, HODL, ecc.) non è soggetto a tassazione in Costa Rica, finché il reddito non è generato da una fonte locale.
La regola chiave: il principio di territorialità
Il Costa Rica applica il principio di territorialità fiscale: Si tassano solo i redditi generati sul territorio nazionale.
Questo significa che le plusvalenze realizzate tramite exchange stranieri o attività crypto svolte all’estero non rientrano nella base imponibile.
E se si apre un’attività crypto in Costa Rica?
Se si costituisce una società locale che opera nel settore crypto (es. ATM, piattaforme di pagamento, servizi blockchain), solo i redditi generati all’interno del Costa Rica possono essere soggetti a tassazione ordinaria.
Le società costaricane pagano una tassa sul reddito societario progressiva dal 5% al 30%, in base al fatturato annuale. Tuttavia, anche in questo caso:
- Non esiste una tassa patrimoniale sulle crypto in bilancio
- Non ci sono obblighi di reporting su wallet o NFT
- La gestione fiscale è più snella e meno invasiva rispetto all’Italia
Costa Rica vs Italia: confronto fiscale crypto
Aspetto | Italia | Costa Rica |
---|
Plusvalenze crypto | Tassate al 26% | ❌ Non tassate (se generate all’estero) |
Obbligo di dichiarazione | Sì (RW, quadro redditi) | ❌ No (nessun obbligo su asset esteri) |
Tasse patrimoniali (IVAFE) | ✔️ Sì | ❌ Nessuna imposta patrimoniale |
Regolamentazione normativa | Complessa, in continua evoluzione | Assente o molto blanda |
Staking/mining | Tassati e complessi da dichiarare | ❌ Non regolamentati, né tassati |
Protezione patrimoniale e privacy
Il Costa Rica, pur non essendo un paradiso fiscale classico, è crypto-friendly per il fatto che:
- Non ha un registro pubblico degli asset digitali
- Non richiede dichiarazioni su detenzioni estere
- Non applica controlli valutari su crypto o stablecoin
Questo lo rende una destinazione ideale per chi cerca discrezione, protezione patrimoniale e ottimizzazione fiscale legale.
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